Ciao, Benedetta.
Salve a tutti!
Raccontaci un po' di te.
QuarantXXXX anni fa... ehm... cioè l'altro ieri, a Padova un alto-atesino e una sarda doc decisero di chiamare la loro figlia Benedetta.
Ecco: voi non fatelo!
Scusa se ti interrompo un momento, ma, nel caso l'Ubaldo ci stia seguendo, gli faccio notare che "una sarda doc" è un esempio di uso corretto di "doc", mentre quando lui aveva scritto di teorie create "a doc", aveva commesso un errore perché avrebbe dovuto scrivere "ad hoc".
Tornando al tuo nome, perché non si dovrebbe chiamare una figlia Benedetta?
Avete presente la scena dove i grandi contemplandoti esclamano entusiasti: "Ahhh benedetta di nome e di fatto e benedetta tra tutte le donne!!"??
Voi no? Io sì!! E da bambina "così privilegiata" capivo solo che, sicuramente, mi sarei dovuta comportare bene e per sempre!!! E come potevo scappare da tanta beatitudine??? Ero spacciata!
La prima cosa invece che l'ostetrica disse a mia madre appena mi scrutò fu: "Signora ma lei è straniera vero? Perché si vede anche da sua figlia!" Mi domando, se fossi nata ora, dove mi avrebbero fatto rimpatriare.
Invece sono cresciuta e vivo tutt'ora in Lombardia in una città che a me sembra sempre bella: Bergamo.
E sembra bello anche a me un posto dove la Juventus viene battuta per 3-0 ed eliminata dalla Coppa Italia. E visto che siamo in argomento, qual è il tuo rapporto con lo sport?
Non sono ahimè una grande sportiva anche se, guardando mio figlio a lezione di hip hop o parkour, sarei fortemente o follemente tentata a partecipare. Ma temo proprio che farei una brutta fine.
Come quando a ginnastica artistica mi sono giocata un mezzo incisivo, o a nuoto in cui stavo annegando per un attacco d'asma in acqua, o a pallavolo con la febbre alta due secondi prima della partita.
In compenso mio marito è attratto visceralmente dalle arti marziali e pure lui si è giocato entrambi i crociati.
Tutta questa beatitudine evidentemente non ha funzionato.
Però mi muovo tutti i giorni in bicicletta. E' il mio principale mezzo di locomozione.
L'osservatorio di Ganda citato da Benedetta in questa intervista. |
Folgorata da Piero Angela e dalla sua trasmissione "Quark", mi sono iscritta al Liceo Scientifico e poi, illudendomi di salvare il Mondo, a Medicina.
Purtroppo ho stretto una forte amicizia con un buco nero di infiniti guai della serie : "Non può piovere per sempre ma quasi" e, nonostante solo 5 esami alla meta, dolorosamente ho lasciato andare quel pezzo di carta che non riuscivo più ad afferrare.
Ma tutto è servito e mi ha arricchita.
Ci siamo incontrati in internet perché anche tu sei una nemica delle bufale.
"Viaggio nel mondo del paranormale" è stato il libro che "mi ha aperto la mente" e da allora mi sono avvicinata al Cicap, al suo mondo e ai suoi sostenitori.
E' stato così che ho avuto la fortuna e il piacere di conoscere Francesco una persona coltissima e gentile con tutti, anche con chi non è al suo livello, mai volgare, mai aggressivo, dotato di una ironia che mi ha regalato il buon umore anche in momenti difficili. Fossero tanti come lui, il Mondo sarebbe decisamente migliore.
Mentre io mi commuovo (perché quel Francesco sono io) e ti ringrazio, tu prosegui pure.
Ora collaboro come volontaria di BergamoScienza che è finalizzata alla divulgazione scientifica e grazie alla quale ho potuto conoscere gente veramente in gamba, assistere a laboratori e a conferenze interessantissime di premi Nobel e non, stringere la mano pochi anni fa alla nostra amatissima Margherita (Hack), a Danilo Mainardi e ora a Dario Bressanini, Giuliano Grignaschi e Luca Perri per dirne alcuni, oltre ai "nostri" Silvio Garattini e Giuseppe Remuzzi.
Cerco di trasmettere la curiosità e lo stupore anche al mio terremotino di 7 anni che, alla parola esperimento , salta come un grillo e corre felice a vedere e a mettere mano.
Ho avuto anche un piccolo excursus nel mondo dell'astrofilia aiutando nella raccolta fondi per la creazione dell'osservatorio astronomico di Ganda di Aviatico.
Benedetta con Dario Bressanini |
C'è qualcos'altro che vuoi dire?
Che altro dire di me ? Mi piacciono le persone allegre, solari quelle che ti strappano risate fragorose, mi piace il caldo, il sole abbagliante, mi piace il blu. Adoro i peperoni gialli e sono curiosa come un gatto.
Mi piacciono le riviste di arredamento, in particolare quello minimal anche se non riesco proprio ad applicarlo.
Non mi piace la volgarità,l'arroganza, la gente che grida, la violenza, l'odio e la menzogna.
Ultimamente ho scoperto Ermal Meta e la sua persona mi piace forse ancora di più delle sue canzoni.
Il mio piccolo sogno? Incontrare Piero e Alberto Angela... e naturalmente stringere loro la mano e dire GRAZIE!!!
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