domenica 12 giugno 2022

Viva l'Italia (o l'Irlanda?)

Per esprimere il suo entusiasmo per l'Italia, T. mette ben 63 bandierine nel suo post. Peccato che, nonostante il suo amore per l'Italia, T. non sappia riconoscere la sua bandiere ed abbia così postato 63 bandiere dell'Irlanda.

 Se si inneggia all'Italia, poi, sarebbe meglio mettere gli apostrofi dove la lingua italiana li vorrebbe.




domenica 5 giugno 2022

Dua Lipa agli Uffizi e i moralisti

Gli Uffizi, per attrarre l'attenzione dei giovani, hanno caricato su TikTok il video di una visita guidata del direttore Eike Schmidt con la cantante Dua Lipa. La redazione fiorentina della "Repubblica" ne parla in un articolo che viene poi linkato in un post sulla pagina Facebook del quotidiano.

 

 
 
I commenti degli utenti a questo post si concentrano su due aspetti: il (presunto) disinteresse della cantante per la visita e il suo abbigliamento. 

Come hanno notato gli autori di questi commenti, lo sguardo della Dua nella foto dell'articolo e del post è rivolto verso lo smartphone. Per loro questo è sufficiente per trarre la conclusione che alla cantante non importa molto delle opere d'arte. La foto, però, mostra solo un momento e, tra l'altro, non sappiamo cosa stesse facendo. Magari stava preparando lo smartphone per fare una foto o stava controllando come era venuta una foto che aveva fatto. E in effetti sulla sua pagina Facebook la cantante ha fatto un post con le foto di tre dipinti.


Anche se la Dua fosse stata realmente "in mutande", non sarebbe stato un grosso problema e di certo l'arte non sarebbe stata "ridicolizzata e oltraggiata dalla spudoratezza". Semmai è il buon senso che viene "ridicolizzato e oltraggiato" da commenti come questi. In ogni caso, se gli autori dei commenti, invece di farsi prendere dalla loro foga moralista, avessero osservato meglio la foto, si sarebbero forse accorti che le parti più scure che si vedono in cima alle gambe e sulla pancia non sono la pelle della Dua, ma un tessuto di colore diverso dal bianco del resto dei pantaloni. Lo si nota bene nella foto postata dalla cantante sulla sua pagina Facebook e che mostro (un po' ritagliata) qui sotto:


Una della foto postate dalla Dua sulla sua pagina Facebook per illustrare la sua visita agli Uffizi è quella della Medusa di Caravaggio. E' anche l'opera menzionata da un altro utente per un commento con fare sarcastico:

Nel voler parlare a nome del Caravaggio, però, il tizio non sembra tenere in conto la biografia del pittore. In base alle vicende della sua vita, si può pensare che, se il Caravaggio fosse stato presente alla visita guidata con la Dua, sarebbe più facilmente andata così:

Direttore: "Caravaggio, vuole dirci qualcosa sulla sua splendida Medusa?"
Caravaggio: "Ma chi se ne frega della Medusa... Hai il numero della tipa in mutande?"
Direttore: "Non è in mutande: quel che le pare pelle, Caravaggio, è un tessuto di colore diverso."
Caravaggio: "Ah, è vero. Vabbè, comunque hai il suo numero? Se l'avete invitata, ce l'avrete 'sto numero, no?"
Direttore: "Mi perdoni, Caravaggio, ma non è che possiamo dare i numeri privati delle persone a chicchessia."
Caravaggio: "Dammi quel numero o ti gonfio di botte!!!"
Guardia: "Ci sono problemi, signor direttore?"
Caravaggio: "I problemi li avrete voi se non mi date il numero! Vi sbudello! Vi ammazzo!"

Nessuno ha fatto invece il commento più adeguato per la foto. Invece che stare a parlare (sbagliando) di quel che indossava la Dua, si sarebbe dovuto osservare che quello che non indossava nessuno nella foto: con la pandemia non ancora spenta, in un ambiente chiuso e affollato sarebbe stato indubbiamente meglio mettersi la mascherina.