domenica 11 marzo 2018

Tutta colpa del correttore automatico

Il correttore automatico può trasformare la parola che si voleva scrivere in un'altra che non c'entra per nulla, talora con effetti comici. Questo fa sì che possa diventare anche un capro espiatorio per chi scrive strafalcioni e, quando gli viene fatto notare ciò, dà la colpa al correttore. Manca una H? Loro l'aveano messa, eh: è il correttore che l'ha tolta. Ma certo!

Un esempio è offerto dalla Manuela che, per canzonare i proclami del Bristolone, lo presenta come un nuovo Lutero con "le 99 tesi". 99? D'accordo, è un errore veniale in confronto alle sciocchezze che la Manuela racconta quando parla di vaccini (è una antivax), ma le tesi di Lutero erano 95, non 99. A sentire lei, però, è stato il correttore, "non so perché", a cambiare 95 in 99. Ma certo! :D


PS: Se non conoscete la storia del Bristolone e del ban a Martin Lutero, leggete qui.

domenica 4 marzo 2018

Rumori misteriosi

Paolo è da solo in casa. "Io sono col computer e sento sempre presenze", scrive. Rumori inquietanti si alternano a silenzi ancor più inquietanti. Forse qualche spirito si aggira per la sua abitazione? Mah, io proverei a cambiare la ventola del computer...


domenica 25 febbraio 2018

Petaloso (due anni dopo)

Due anni fa scoppiò la mania della parola "petaloso". Come forse ricorderete, l'aggettivo era stato usato da un ragazzino a scuola. La cosa migliore da fare sarebbe stato semplicemente dire al ragazzino che la parola in italiano non esisteva. Alla maestra, però, la parola era piaciuta e così aveva pensato di scrivere all'Accademia della Crusca. La Crusca aveva risposto dicendo che era una "parola ben formata" e spiegando che una parola comunque entra nel vocabolario quando diventa di uso comune. La risposta era arrivata ai giornali che l'avevano fatta apparire come una specie di approvazione dell'Accademia, che in realtà aveva semplicemente risposto in modo cortese e simpatico dando una spiegazione in termini semplici e adatti ai ragazzini, ed era scoppiata la mania, anche un po' diseducativa: in fin dei conti, veniva "premiato" un ragazzino che aveva fatto un errore invece che quelli che avevano scritto correttamente (sia chiaro: non è una critica al ragazzino, eh: lui ha fatto un'uscita simpatica, come spesso fanno i ragazzini).

"Petaloso" è stata una mania per un breve tempo e poi è stato dimenticato. Ora la usa solo Beatrice Lorenzin ;)

Se ne parlo ora nel blog è per citare l'autorevole parere che il Bristolone, su mia richiesta, aveva dato sull'aggettivo: "E' come la parola Orsetto: una cosa che non si può sentire."


PS: Per completezza, diciamo che, come segnala il vocabolario Treccani, "flore petaloso" (in latino, al nominativo sarebbe "petalosus, -a, -um") era già stato usato a fine Seicento dal botanico James Petiver e anche in italiano c'è almeno un'attestazione precedente al ragazzino: Michele Serra su "Panorama" nel 1991 aveva parlato di fiori "troppo petalosi". Ma Serra non aveva avuto il successo del ragazzino.

domenica 21 gennaio 2018

Rispondere altrove

Il Bristolone (in versione Giovanni) scrive un post che pare non aver nulla a che fare con quel che si diceva. Quando glielo si fa notare, spiega che stava rispondendo a una cosa che uno gli "ha detto altrove".

Però se risponde in un thread a quel che si dice in un altro, non si capisce più niente di quel che sta dicendo... anche se, in effetti, pure quando risponde nel thread giusto è probabile che non si capisca niente di quel che sta dicendo...


domenica 7 gennaio 2018

L'omeopatia come Atlantide: tutto sparisce in grandi quantità d'acqua

Un "centro di omeopatia", nella sua pagina su Facebook, cita Platone.


Il mio commento: "L'accostamento tra Platone e l'omeopatia è azzeccato, dato che Platone è colui che ha scritto di Atlantide che è sparita nel nulla perché sommersa in una quantità enorme di acqua."