domenica 3 novembre 2019

Il Bristolone in crisi

"Tutto deve cambiare perché nulla cambi" potrebbe essere il motto del Bristolone, dato che cambia continuamente posizione, ma resta sempre un bristolone. La crisi di governo di questa estate ha dato l'occasione al Bristolone per mostrare questa sua specialità.

Quando Salvini innesca la crisi, il Bristolone è un fan del M5S (sì, aveva detto che l'avrebbe lasciato perché non poteva usare il reddito di cittadinanza per karaoke e scarpe di marca, ma poi è tornato ad esserne un sostenitore) con una forte simpatia per la Lega e una altrettanto forte antipatia per il PD.

8 agosto. Il Bristolone lancia il suo lamento.


11 agosto. Per lui la Lega è peggio anche del PD, da lui tanto odiato (sorvoliamo sull'uso errato dell'apostrofo).


12 agosto. Esprime in modo colorito la sua delusione verso la Lega e lancia un sondaggio sul possibile governo con il PD scrivendo e votando un'opzione in cui dice che "vomiterà rospi verdi", ma è meglio stare col PD che con la Lega.



20 agosto. Ribadisce che il governo con il PD va fatto perché "non si deve assolutamente andare ad elezioni".


23 agosto. Cambia idea: meglio ricucire con la Lega (quindi si suppone che tornerà a usare la carta igienica invece delle felpe verdi). Ricucire "è l'unica via".


25 agosto. Tornano i dubbi sulla Lega. Per il Bristolone la Lega "stava impedendo il piano Calergi", ma era "l'unica cosa di buono che aveva". Per chi non lo sapesse, il "piano Kalergi" (con la K) è una bufala complottista secondo la quale ci sarebbe un progetto per sostituire le popolazioni europee con immigrati (il nome deriva da Richard Nikolaus de Coudenhove-Kalergi che, secondo gli scoppiati che sostengono questa roba, avrebbe ideato questo piano).


28 agosto. Il Bristolone ritiene che il M5S non debba proprio allearsi con il PD che è la sua "totale antitesi". Come il Cicap per lui.


Intermezzo. Il 28 agosto il Bristolone sostiene di essere "fiero di appartenere alla classe delle persone coerenti".


2 settembre. Per il Bristolone "la via migliore sono le elezioni". Sì, ok, il 20 agosto aveva scritto che "non si deve assolutamente andare ad elezioni", "assolutamente", eh, ma ora è "la via migliore". E "mai col PD". Mai.


3 settembre. Il M5S, però, il governo con il PD lo fa. Il Bristolone però non sembra però così contrario come era invece il giorno prima.


Siccome il post sembra favorevole al nuovo governo, chiedo al Bristolone se ha di nuovo cambiato idea. Lui dice di no e che, pur non essendo proprio entusiasta, ritiene che sia "sempre meglio di andare al voto". Gli faccio notare che il giorno prima aveva scritto "La via migliore sono le elezioni" e lui, tranquillo, risponde, "Ah sì, ma oggi ho cambiato idea".


Claudia dice di essere "un po' confusa", ma la rassicuro: non è lei che è confusa, ma il Bristolone.


10 settembre. "Non ci poteva essere governo migliore di questo".


21 settembre. Il Bristolone ha "un'illuminazione": "non bisogna votare per nessun partito perché prendono tutti per il culo gli italiani". Che illuminazione! Un pensiero originalissimo!


23 settembre. Secondo il Bristolone, anzi, bisognerebbe proprio abolire i partiti e pure il parlamento, ed eleggere una o due persone per far decidere tutto a loro.


E i Cinque Stelle che lui fino a pochi giorni prima sosteneva tanto calorosamente?