domenica 26 ottobre 2014

Chi copia gli articoli di Pippi Calzelunghe?

In un gruppo di Facebook che frequento, un tizio di nome Sergio mette sovente i link agli articoli che pubblica in un suo blog in cui, con tono vagamente complottista, afferma di dire "quello che gli altri non dicono".

Leggendo uno di questi articoli, però, mi è venuto qualche dubbio... Con una velocissima googlata ho trovato l'articolo che il Sergio aveva tradotto dall'inglese (o, meglio, aveva ritoccato la traduzione automatica fatta con Google Traduttore) e pubblicato nel suo blog senza citare autrice e fonte, così che appariva come fosse opera sua. Ho quindi postato una foto dell'autrice, Tara McIsaac, chiedendo al Sergio se la conosceva...


Il Sergio ha ribattuto che lui non copia, semmai era "liberamente tratto". Semmai "liberamente tradotto"! :D Accortosi che non può sostenere questa versione, passa allora a dire che però ha citato la fonte. Mi dice che sbaglio io perché ha citato il sito: "non credo il nome dell'autore ma del sito". Quello del sito, dice il Sergio, "ce di sicuro" (sic!). E certo che c'è: come gli dico, "l'hai aggiunto adesso, non fare il furbetto". Ma lui crede davvero di essere furbo e, pensando che, una volta che l'ha modificato, non ci sia più modo di far vedere la versione precedente, mi sfida a mostrarla:


A quanto pare non gli viene in mente che si possono fare gli screenshot... Comunque, eccolo servito:


Il Sergio ammette che in effetti è vero che prima il nome del sito non c'era, ma dice che era solo una "bozza pubblicata" (eh??) da modificare. Manca ancora, comunque, il nome dell'autrice. Il Sergio dice "credo che basti il sito", ma poi ammette: "forse però hai ragione , indichero anchhe il nome" (dell'autrice). E così lo aggiunge (notate l'annotazione in carattere più piccolo dedicata a me):


Infine il Sergio ammette di aver sbagliato, ma dice che è stato un "errore non doloso". Ma allora perché tutte quelle arrampicate sui vetri? Se era stata un'omissione involontaria, perché non dire semplicemente: "ah sì, certo, l'articolo non è mio: ho dimenticato di mettere il nome dell'autrice, ma ora rimedio"? Il Sergio dice che guardo troppi "programmi polizieschi": a suo dire è stata solo una svista occasionale: di solito cita sempre le fonti. Sempre sempre? Ok, torniamo al suo blog e andiamo all'articolo precedente, in cui si parla della Sindone, e... anche in questo caso si tratta della traduzione di un articolo altrui che il Sergio ha pubblicato nel suo blog senza citare né autrice né fonte, così che al lettore appare come fosse opera sua.


Dopo aver fatto il finto tonto (però la risposta "Pippi Calzelunghe" è stata divertente), il Sergio cerca anche stavolta di arrampicarsi sui vetri dicendo che ha copiato solo le frasi virgolettate, ma i fatti sono evidenti: tutto l'articolo è copiato.

Dunque sia l'ultimo che il penultimo articolo sono stati copiati e non attribuiti alle autrici. Proviamo con il terzultimo? Non c'è due senza tre. Anche questo è la traduzione dall'inglese di un articolo altrui. A questo punto il Sergio si arrende e mi scrive: "Il prossimo articolo ti dico direttamente di chi è così non ti affatichi troppo".


E meno male che lui era quello che scriveva "quello che gli altri non dicono"!

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