Un esempio è Laica che, nel gruppo Facebook degli "amici del Cicap", scrive questo post:
Meno male che c'è lei a ricordare che ci sono "spiegazioni scentifiche" a gente che al massimo potrebbe stare nel gruppo delle Giovani Marmotte... Ehi, un attimo: "scentifiche"? O.o
Dato che lei non si faceva scrupoli nel criticare gli altri, accetterà serenamente un appunto che le viene mosso. O no?
Beh, l'ha presa bene! :D
Insomma, lei può scrivere post sprezzanti sugli altri, ma, se qualcuno fa una battuta su un suo post, lei si offende e se ne va sbattendo metaforicamente la porta. E riceve i saluti di qualche "giovane marmotta"...
Un paio di giorni dopo eccone un altro. Pasquale esprime giudizi molto netti sull'intelligenza e sulla cultura altrui:
Nel tacciare gli altri di "ignoranza", però, dimentica che, essendo "ignoranza" un sostantivo femminile, ci vuole un apostrofo: "un'ignoranza" e non "un ignoranza". E lo stesso dicasi per "evoluzione".
Pasquale accetterà la correzione ammettendo che, nel post in cui dava degli ignoranti agli altri, ha effettivamente commesso un errore? Ma ovviamente no! :D
L'ha presa bene anche lui! :D E, oltre che sugli apostrofi, dovrebbe fare un ripasso anche sulla punteggiatura, dato che l'assenza di punteggiatura nel mio post è, contrariamente a quanto egli afferma, del tutto corretta. Quindi Pasquale ci tiene informati sulle sue vicende digestive:
Ma no, Pasquale! Un altro erroraccio! Si scrive "ce l'ho fatta"! Riprovaci...
Eh, no... nemmeno questa volta...
Insomma, prima di dire che gli altri hanno "un'ignoranza avvilente" (con l'apostrofo, eh), Pasquale farebbe forse meglio a fare un ripasso sulla lingua italiana.
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