Di recente la nostra Dominò Giancarlini (dico "la nostra" perché le ho fatto un'intervista pubblicata in questo blog) ha giocato in due tornei di lacrosse. In entrambi i casi Dominò ha giocato in un "pickup team", ovvero una squadra assemblata per l'occasione con giocatrici di diversa provenienza.
A settembre si è disputata in Belgio la RhinoCup, una competizione internazionale di lacrosse organizzata dalla squadra belga dei Red Rhinos. Dominò ha giocato in una squadra formata con le giocatrici della squadra lettone delle Riga Griffins e rinforzata con ragazze di Imola e, appunto, con Dominò, che ha giocato in difesa. Alla squadra è stato dato il nome Unagi, ripreso dalla serie televisiva "Friends" nella quale, se ho ben capito, viene usato da un personaggio per indicare l'intuito o un certo "sesto senso" (ma siccome né Dominò né io abbiamo mai visto tale serie, se avete correzioni o precisazioni da fare lasciate un commento).
La RhinoCup ha un torneo femminile e uno maschile. A quello femminile hanno preso parte sei squadre: le Red Rhinos padrone di casa, Wilmslow (Inghilterra), Team Mopper (Olanda), Victorious Secret, Showstoppers (queste ultime due indicate semplicemente come squadre dell'Unione Europea) e le Unagi (presentati come lettoni, ma, com'è detto, rimpolpate con giocatrici italiane). Le Unagi sono partite benissimo con larghe vittorie su Victorious Secret (10-3) e Red Rhinos (10-1) e alla fine si sono classificate al terzo posto.
All'inizio di ottobre si è disputata la Milano Sixes Cup, il primo torneo ufficiale di lacrosse in versione "sixes" giocato in Italia, organizzato dalla Federazione italiana giuoco lacrosse con un finanziamento di World Lacrosse. E' in programma l'ingresso del lacrosse in questa versione tra gli sport olimpici nel 2028.
Rispetto al classico field lacrosse (come quello del torneo belga di cui si parlava sopra), nel quale si gioca in dieci, nel "sixes", come dice il nome stesso, si gioca in sei, il campo è più piccolo e c'è lo "shot clock", ovvero da quando si entra in possesso della palla bisogna tirare in porta entro 30 secondi. Con queste caratteristiche, il gioco risulta più veloce. Questa versione riscuote le simpatie di Dominò che la trova bellissima.
Dominò ha giocato in un pick up team (chiamato semplicemente Pick Up Team F) con due giocatrici da Roma (una è lei), due da Imola, due americane e, a difendere la porta, una milanese e la giovanissima portiera di una squadra di Castelfranco Veneto. La sua squadra si è classificata seconda.
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